Postura: parla di noi e influenza persino il nostro umore

La postura, ovvero il modo in cui posizioniamo il nostro corpo, è qualcosa di molto importante. E non solo a livello estetico.

E’ certo vero che la postura parla di noi agli altri facendoci percepire più o meno positivamente da chi ci sta di fronte. Se stiamo seduti eretti, con le spalle aperte e rilassate, il capo sollevato con lo sguardo dritto davanti a noi, comunichiamo sicurezza e benessere che gli altri recepiranno a livello non verbale.
Ma non è solo una questione di apparenza. Una postura corretta garantisce il benessere della colonna vertebrale e di tutto il fisico. Inoltre una postura positiva e corretta influisce positivamente su molti nostri processi cognitivi ed emotivi, come l’umore, la memoria, i livelli di energia e persino l’autostima.

Corpo e Mente

Mente e corpo sono strettamente connessi: è la natura umana. Chi sotto stress non ha sentito spesso anche dolori fisici come mal di testa, di stomaco o insonnia? E chi, soffrendo di un dolore, non ha notato che le sue performance mentali ne risentivano e lo rendevano più distratto o svogliato? E ovviamente vale il contrario per cui una buona condizione fisica influenza lo stato mentale e viceversa.
Alla luce di queste constatazione di cui la scienza medica sempre più riconosce la concretezza è evidente che una buona postura eretta, con spalle aperte e ben piantata al suolo ci permette di migliorare sia le nostre condizioni fisiche che psicologiche.

Il linguaggio del corpo

Il modo in cui ci mostriamo agli altri è il nostro biglietto da visita nelle relazioni con i nostri simili ed è un elemento su cui difficilmente possiamo mentire. Si tratta infatti per lo più di atteggiamenti e posizioni che assumiamo in modo inconsapevole e sui quali non abbiamo controllo. Il linguaggio del corpo è un modo in cui mandiamo, ad esempio, segnali di interesse nei confronti di una persona per la quale proviamo attrazione, che a sua volta li recepirà e li decodificherà in modo altrettanto inconsapevole, facendo magari scoccare il fatidico “colpo di fulmine”. In altri casi sono quegli impercettibili segnali che attivano il “sesto senso” e ci fanno capire in pochi attimi se possiamo fidarci di una persona, o se è meglio starne lontani.
Un esempio visibile a tutti di questo linguaggio del corpo automatico è la tendenza a “chiudersi” fisicamente su noi stessi quando ci sentiamo infelici o spaventati, come a farsi piccoli o autoabbracciarsi, mentre in un momento di gioia o di successo siamo portati ad allargarci, spalancando le braccia o addirittura saltando verso l’alto, come per espanderci di più. E questi sono solo alcuni dei casi più visibili di come la mente comunichi e controlli il nostro fisico e di come la nostra postura sia uno specchio del nostro mondo interiore e delle nostre emozioni.

Come la postura influenza le emozioni

I nostri stati emotivi, tra cui la paura, la felicità e l’ansia, sono il prodotto di ormoni prodotti e rilasciati dalle ghiandole endocrine. Una postura chiusa e ricurva può causare la compressione degli organi interni e determinare un funzionamento non ottimale dei distretti interessati, a cominciare dall’intestino: non a caso in molte persone le emozioni negative vengono somatizzate proprio a livello della pancia. L’intestino è l’organo responsabile della produzione del 95% di tutta la serotonina, l’ormone della felicità, che abbiamo nell’organismo: è facile concludere che se quest’organo è in buona forma e in salute, avremo tutta la serotonina che ci serve garantendoci serenità e atteggiamento positivo.

Postura, emozioni e respiro

Il respiro è il motore che tutto regola e tutto controlla nel nostro organismo. Una postura aperta, che favorisca una corretta respirazione con il coinvolgimento del diaframma e dei muscoli del torace, è il primo passo per stare bene e sentirci energici. Una respirazione troppo superficiale, come quella tipica dell’ansia, ci fornirà un apporto inferiore di ossigeno, di cui risentirà tutto l’organismo, come in un circolo vizioso.

Come comportarsi per stare meglio

Essere consapevoli della propria postura è il primo passo per controllarla. Osserviamo le nostre posizioni e le tensioni muscolari causate da queste posture.
Cerchiamo di mantenere posizioni corrette ed ergonomiche mentre lavoriamo, ad esempio regolando l’altezza della seduta rispetto alla scrivania; interrompiamoci di tanto in tanto per sgranchirci, cerchiamo di rilassare i muscoli e di respirare in modo profondo e controllato.  Cambiare atteggiamento posturale nei momenti di tensione, o per lo meno sforzarsi di mantenerne il controllo, aiutandoci anche con la respirazione, concentrandoci in modo da non contrarre eccessivamente i muscoli.

Una buona postura, inoltre, influirà su quello che gli altri pensano di noi, ma anche sul modo in cui percepiamo noi stessi.

Imparare a respirare: una pausa quotidiana di esercizio per allenarsi alla respirazione diaframmatica può essere un vero toccasana.

Attività fisica

Imparare alcuni esercizi di ginnastica posturale può aiutarci a sciogliere le tensioni, migliorare la consapevolezza che abbiamo del nostro corpo e liberarci di mal di schiena e dolori alla cervicale. La ginnastica posturale, ma anche il pilates e lo yoga, possono diventare i migliori amici del nostro benessere.
Impariamo a riconoscere le nostre emozioni e a controllare le reazioni che scatenano nel nostro corpo. Sarà più facile imparare a controllarle, evitando di irrigidire le membra e trattenere il respiro.

 

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